Nanodent Srl è una startup innovativa fondata nel 2020 che opera nel settore delle biotecnologie, in particolare punta a rivoluzionare un mercato, quello dell’implantologia dentale, in forte espansione, offrendo bioimpianti all’avanguardia stampati in 3D a partire da cellule staminali, alternativi agli attuali impianti in titanio e zirconia. Nanodent si rende promotrice di una tecnologia non solo innovativa, ma anche dalla forte vocazione alla sostenibilità ambientale, superando le problematiche connesse all’estrazione, processamento e smaltimento del titanio e della zirconia, e riducendo inoltre notevolmente le emissioni di gas serra. La sede legale dell’impresa è ad Ancona, quella operativa è presso i laboratori del Dipartimento di Scienze della Vita dell'Università di Trieste con cui Nanodent è in collaborazione da qualche anno per lo sviluppo del progetto.
Descrizione dell’idea innovativa
La soluzione innovativa proposta da Nanodent si basa sullo sviluppo di impianti dentali monoblocco (completi di vite, moncone e corona) di nuova generazione, in materiale di origine biologica a partire da cellule staminali adulte e avvalendosi della biostampa tridimensionale, attualmente una delle tecnologie più promettenti nel campo della ricerca biomedica. Combinando la tecnologia di stampa 3D con la manipolazione di cellule staminali adulte per indurre la loro differenziazione in odontoblasti e in ameloblasti, le principali cellule coinvolte nella formazione e nel mantenimento del dente, Nanodent sta sviluppando una matrice tridimensionale biostampata a base biopolimerica contenente sia odontoblasti per la produzione della dentina che ameloblasti per la produzione dello smalto. I bioimpianti Nanodent offrono molteplici vantaggi rispetto agli impianti tradizionali: sono naturali e altamente biocompatibili, poiché l’innesto osseo è in materiale biologico, minimizzano il rischio di rigetto, di infiltrazioni e infezioni, sono a carico immediato con una drastica riduzione dei tempi di realizzazione, del numero di sedute dal dentista e conseguentemente anche dei costi. A fine ottobre 2023 è stata accolta la domanda di brevetto italiano, quale invenzione originale, per il processo di realizzazione di bioprotesi dentali biostampate in 3D mentre a fine marzo 2024 è stata depositata la domanda di brevetto internazionale (P.C.T.) il cui iter è in avanzata fase di verifica.
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